Informazioni

Piazza A. Moro
Tel. 0881/369249
Parroco: don Domenico Mucciarone

Orari SS. Messe:
Estivo feriali
dal lunedì al sabato

19.00
Messe domenicali
8-10.30 - 20.00

Invernali feriali
dal lunedì al sabato
9-19.00
Messe domenicali
8-10-11.30-19.00

 

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Ieri si è tenuta la celebrazione conclusiva per la festa dei Santi Guglielmo e Pellegrino, presieduta dal Vicario Generale don Filippo Tardio.

Partendo dal Vangelo di Matteo, in cui  Gesù dice <<Voi siete il sale della terra e la luce del mondo>>, don Filippo ha proposto alla comunità alcune interessanti e profonde osservazioni.

Gesù sancisce nettamente l'identità dei cristiani: <<Voi siete>>; non è un'esortazione, un invito, un augurio, una speranza, ma una netta constatazione; in virtù del Battesimo, noi siamo ciò che dà sapore e ciò che illumina. Non da noi stessi, ha sottolineato don Filippo: spesso, nella Chiesa e nella società, crediamo d'aver sapore e d'essere luce da noi stessi e pian piano ci sostituiamo a Dio; non facciamo più le opere perchè gli altri <<glorifichino il Padre che è nei cieli>>, ma perchè glorifichino noi. E' importante invece ricordare che siamo sale e luce nella misura in cui siamo sempre agganicati a Cristo, e cerchiamo e operiamo per la Sua gloria e non per la nostra.

Questa identità non è priva di contesto: è agganciata alla terra e al mondo (<<Sale...della terra; luce..del mondo), e questo ci conferisce un mandato missionario: abbiamo il compito di illuminare, di andare per il mondo e, con la parola e la vita, annunziare Gesù Cristo.

La missione e l'operare sono la risposta al dono grandissimo di Dio, che sperimentiamo durante ogni celebrazione eucaristica: Dio si dona totalmente a noi, senza riserve, ed esige da noi risposta piena e responsabile. Radunarci attorno alla Santa Cena ci ricorda anche che non si è cristiani in un percorso individualistico, ma nella comunità ecclesiale. Vivera da <<non praticanti>>, vivere con Dio senza la vita nella Chiesa ci fa essere cristiani zoppicanti; Dio invece ha fondato la Chiesa, una famiglia, nella quale viviamo con pienezza l'incontro con Lui.

Come si fa comunità? Don Filippo ci ha riportati al brano degli Atti in cui si parlava della Chiesa delle origini. La Parola di Dio è la base, l'attento ascolto di ciò che Lui dice: <<Spesso invece, a messa e a casa, se si fa una lettura in più già cominciamo ad agitarci>> ha sottolineato con un sorriso don Filippo; se non prestiamo ascolto alla Parola, non possiamo costruire nulla.

Ancora, i primi cristiani mettevano ogni cosa in comune perché nessuno fosse nel bisogno: <<questo donare ciò che si ha non è un'estorsione cui il Signore ci sottopone>> ha detto don Filippo <<ma è un'attenzione spontanea, vitale, che nasce dall'amore>>.

E non c'è comunità senza il perdono reciproco, senza la carità che è al di sopra di tutto e che è il vero collante tra noi.